Descrizione
Per noi forse sono lontani, forse non ci toccano, ma solo quando tutto il mondo sarà libero noi potremmo definirci liberi. Penso in particolar modo al popolo siriano e a quello afgano, ma anche tanti altri uomini condannati a vivere sotto le torture e le violenze di dittatori assestati di potere. Penso ai tanti bambini senza infanzia, senza futuro, costretti a vivere tra guerre e fame. Tornando alla giornata odierna, oggi si celebra il 77° anniversario della liberazione dei sopravvissuti nei campi di concentramento. Si celebra la fine un massacro senza precedenti, di soprusi, violenze, torture di ogni genere, anche contro donne e bambini. E’ impensabile dimenticare quello che è successo in quei lager, le camere a gas, i forni crematori: anche se non lo abbiamo vissuto in prima persona lo abbiamo ripercorso attraverso i racconti dei nostri nonni e le testimonianze più note come quella della senatrice Liliana Segre. Tanti sono stati i nostri concittadini catturati e costretti a vivere tra soprusi e violenze, alcuni di loro non sono più tornati. Ricordare ogni anno tutto questo ci aiuta a trasmetterlo ai più giovani, da la possibilità alle scuole di organizzare eventi a tema raccontando agli alunni quello che hanno vissuto i loro coetanei. Noi non vogliamo dimenticare e ci spiace che, a causa delle restrizioni Covid, anche quest’anno non abbiamo potuto organizzare un evento dedicato a quelle vittime, una giornata simbolica come meriterebbero. La loro memoria è scolpita nei nostri cuori e non smetteremo mai di ricordarli.
Maria Grazia Vittimberga