Descrizione
Oggi sono stata costretta a prendere misure ancora più restrittive rispetto all’ultimo DPCM emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte; in modo particolare voglio soffermarmi sulla chiusura delle scuole, perché so bene che molte mamme avrebbero voluto continuare a mandare i figli a scuola: chi per motivi di lavoro, chi per permettere ai bambini di continuare ad avere una vita sociale, chi per evitare la DaD, certamente meno formativa rispetto ad uno studio in presenza.
Anche noi amministratori abbiamo figli nelle stesse scuole, perciò anche noi siamo pienamente coinvolti, nessuno di noi prenderebbe decisioni senza un nesso logico. In questi ultimi due giorni ne abbiamo discusso tanto, abbiamo messo sul tavolo tutti i possibili problemi che una chiusura comporta, ma dall’altro lato abbiamo rilevato che la curva epidemiologica è in costante rialzo e abbiamo messo la salute davanti a tutti. Non potevamo fare diversamente.
Sappiamo che non è facile restare a casa, ma vi chiedo un altro sforzo, come abbiamo già fatto nei mesi di marzo e aprile. Usciamo solo se è strettamente necessario. I contagi stanno aumentando vertiginosamente in tutta Italia. Nel nostro territorio i casi sono tanti, ma sappiamo bene tutti che potrebbero essere molti di più.
Purtroppo l’ASP di Crotone sta vivendo una situazione nettamente al di sopra della normalità, questo comporta ritardi nell’elaborazione dei tamponi: noi ogni giorno sollecitiamo ma siamo consapevoli che anche loro stanno facendo gli straordinari per affrontare questa pandemia.
Come abbiamo avuto conferma in questi giorni la situazione della sanità calabrese non è delle più idilliache e non possiamo permetterci di ammalarci tutti insieme. Il virus cammina, nessuno è immune e tante volte si rischia di averlo contratto senza neanche accorgersene, col serio rischio di infettare le fasce più deboli, penso soprattutto ai nostri anziani.
Usiamo la testa e il cuore, restiamo a casa e proteggiamo i nostri affetti più cari,siamo un popolo di combattenti e sapremo rialzarci più forti di prima.